Nel confronto aprile – marzo si registra un ulteriore rallentamento dell’inflazione (+0,1%). A segnare il segno più hanno contribuito sicuramente la battuta d’arresto dei prezzi degli alimentari non lavorati e la significativa diminuzione di verdura e ortaggi che (-1,2% ed erano già diminuiti del 2,3% a marzo). I prezzi dei vegetali freschi aumentano invece del 6,6% (ma era +13,1% a gennaio).
A parziale giustificazione, sono presenti criticità e disequilibri di filiera. E’, di conseguenza, necessario monitorare i mercati in quanto, solo da marzo, si sono avuti incrementi dei prezzi alla produzione, dopo le ulteriori flessioni registrate ad inizio anno. Si sollecitano perciò Parlamento e Governo ad avviare politiche di rilancio che vedano le imprese come motore di sviluppo.