La Corte dei Conti, al fine di misurare l’efficienza dell’attività di riscossione (nell’annuale relazione al Parlamento sul Rendiconto Generale dello Stato), calcola il rapporto tra imposte accertate e imposte riscosse di competenza.

Nella tabella seguente, si fornisce una serie storica di questo indicatore fornendo ulteriori informazioni estrapolate dalle tabelle della Corte.

 

Anni Accertato Riscosso di competenza Riscosso totale Riscosso Competenza/Accertato
milioni di euro % sul PIL milioni di euro milioni di euro %
1998 14.738 1,4 2.412 5.004 16,4
1999 15.344 1,4 1.950 3.952 12,7
2000 15.700 1,3 2.075 4.163 13,2
2001 28.050 2,2 2.500 4.840 8,9
2002 19.428 1,5 2.173 3.982 11,2
2003 22.827 1,7 1.729 3.080 7,6
2004 19.614 1,4 1.803 3.027 9,2
2005 27.874 1,9 2.715 4.239 9,7
2006 47.832 3,2 4.057 5.780 8,5
2007 43.895 2,8 4.275 6.902 9,7
2008 39.182 2,5 4.919 7.876 12,6
2009 51.801 3,4 5.769 8.920 11,1

Fonte Corte dei Conti, Relazione annuale sul rendiconto dello Stato

Nella prima colonna, è esposto l’ammontare di imposte accertate derivante dall’attività di contrasto all’evasione; si osservi il rilevante incremento che contraddistingue il passaggio dal 2008 al 2009: l’ammontare accertato è cresciuto di quasi 1/3.

Nella seconda colonna, abbiamo posto a confronto le imposte accertate con il PIL, nel 2009 si tratta di una cifra pari al 3,4% del PIL.

Il riscosso di competenza indica quanto è stato effettivamente riscosso (di competenza di quel medesimo periodo) e, in rapporto all’accertato, fornisce un indicatore del grado di efficienza della riscossione.

La Corte dei Conti pone in evidenza:

a)    il miglioramento dell’indice di riscossione del 2004 – 2005 è legato all’esaurirsi degli effetti dei condoni fiscali degli anni precedenti;

b)    il lieve calo dell’indice nel 2009 rispetto al 2008 non va interpretato come un calo dell’efficienza dell’attività di riscossione in quanto va spiegato con il contemporaneo aumento dell’accertato. Sotto questo aspetto il rilevante aumento dei controlli, sebbene basati su analisi del rischio, comporta un inevitabile incremento di contestazioni da parte dei contribuenti nonché l’aumento di posizioni non solvibili.

Per completare il quadro, si è ritenuto importante aggiungere anche una ulteriore colonna nella quale si può vedere il riscosso totale, cioè quanto è stato effettivamente riscosso nell’anno indipendentemente dal fatto che sia di competenza di quell’anno o meno.

Si può vedere come negli ultimi anni sia sensibilmente aumentata l’attività di riscossione.

 

CAVEAT: L’ANALISI INCROCIATA DEI DATI EVIDENZIA COME IL DATO DELLA CORTE DEI CONTI SIA RELATIVO ALLE ENTRATE DELLO STATO. QUINDI NON COMPRENDE I CONTRIBUTI E L’IRAP.