Secondo Fitch, le condizioni generali della nostra economia sono migliorate, e consentono di intravedere la fine della crisi. L’agenzia internazionale di rating, di norma tutt’altro che tenera con l’Italia, ha migliorato l’outlook da “negativo” a “stabile”. La nostra capacità debitoria, invece, resta stabile. Il rating è ancora a BBB+. In ogni caso, per l’agenzia, la recessione è finita. Le condizioni di finanziamento dell’Italia sono migliorate, mentre i rischi legati alla finanza si sono ridotti, grazie anche al fatto che gli istituti di credito hanno potuto beneficiare di un regime di accesso al mercato agevolato.

 

Ficth ha, inoltre, fatto presente che il tasso di interesse medio delle obbligazioni emesse dal Tesoro si è collocato, nel primo trimestre dell’anno, all’1,6 per cento, ovvero al minimo storico. Per l’agenzia, l’Italia “ha dimostrato flessibilità finanziaria e capacità di recupero durante la crisi dei debiti sovrani”. Benché, inoltre, gli indicatori legati all’occupazione siano negativi e mostrino tutta la fragilità del nostro sistema, “il nuovo governo di Matteo Renzi ha annunciato un’agenda di riforme strutturali con una tabella di marcia ambiziosa”.