In via del tutto inedita, una delle tre principali agenzie internazionali di rating, Moody’s, esprime un parere sull’Italia non del tutto sfavorevole
In via del tutto inedita, una delle tre principali agenzie internazionali di rating, Moody’s, esprime un parere sull’Italia non del tutto sfavorevole. In una nota della società, infatti, si legge che il nostro Paese “ha una solida posizione di bilancio che è utile per avere favorevoli costi di finanziamento, con più tempo per attuare riforme a favore della crescita”. Dunque, l’accelerazione sulle riforme, il basso costo di rifinanziamento del debito pubblico e l’avanzo primario virtuoso – afferma la società – consentono di stemperare gli effetti del persistere della fase recessiva; l’attuale rating, di conseguenza, non dovrebbe subire variazioni.
In particolare, è positivo il giudizio sul Jobs Act, considerato un’iniziativa significativa sul fronte della flessibilità del mercato del lavoro, ancorché insufficiente, da sola, per passare da un sistema centralizzato a una contrattazione salariale decentrata o per aumentare la flessibilità sulle trattative salariali.
Restano, in ogni caso, alcuni fattori altamente negativi a condizionare il contesto generale e il profilo creditizio dell’Italia: l’economia, infatti, continua ad essere debole, mentre si assiste ad un continuo calo di fiducia; il Pil, inoltre, secondo le stime di Moody’s, subirà una contrazione di 0,4 punti percentuali nel 2014, per poi risalire dello 0,5 per cento nel 2015.
Mestre, 16 ottobre 2014