Che cos’è il redditometro? – Si tratta di uno strumento volto all’accertamento del reddito del contribuente attraverso l’analisi delle sue spese sia effettive che certe sulla base della disponibilità o del possesso di certi beni. In particolare, si tiene anche conto delle spese per incrementi patrimoniali e delle quote di risparmio annue.
Quando può scattare l’accertamento? – L’accertamento da redditometro potrà aver luogo solo se il reddito ricostruito dal fisco superi quello dichiarato di almeno il 20%.
Come difendersi? – La normativa prevede che gli uffici contattino i contribuenti ben 2 volte. Nel primo incontro i contribuenti sono chiamati a chiarire la loro posizione fornendo informazioni aggiuntive non presenti in Anagrafe Tributaria, o a precisare che alcune spese sono state loro erroneamente imputate. Sulla base di queste informazioni l’Agenzia delle Entrate rivede la posizione del contribuente e se quest’ultima ritiene che le indicazioni siano esaustive, l’attività di controllo ha termine. In caso contrario, il contribuente viene chiamato ad un secondo incontro, un vero e proprio contraddittorio con valenza di “Accertamento con adesione”, nel quale deve fornire tutte le indicazioni a suo favore argomentando anche le spese.
Per approfondire:
– Clicca qui per leggere il decreto 24 dicembre 2012
– Clicca qui per scarircare la circolare dell’Agenzia delle Entrate