Sono pronte le 20 mila lettere che arriveranno ai contribuenti italiani. E’ quanto ha affermato Marco Di Capua, numero due dell’Agenzia delle Entrate, in un’intervista al Corriere della Sera.

 

Di Capua ritiene che “il redditometro abbia finalmente un volto definitivo che sembra ben lontano da quello di studio di settore applicato alla famiglie che aveva terrorizzato gli addetti ai lavori”. Una maggiore privacy rispetto alla versione precedente è stata garantita e l’Agenzia delle Entrate assicura che finiranno nel mirino del redditometro solo quei contribuenti con evidenti discordanze tra ciò che dichiarano e ciò che spendono.

 

“Ci muoveremo in una cornice di ampia garanzia per i contribuenti – ha assicurato il vicedirettore dell’Agenzia delle Entrate. Già la legge assicura che la soglia di scostamento deve essere superiore al 20 per cento per giustificare le attenzioni del Fisco, a questo è stato aggiunta un’ulteriore tutela: non sarà selezionato alcun contribuente che avrà uno scostamento tra spese e reddito dichiarato che sta entro i 12 mila euro. Insomma le 20 mila lettere che stiamo per spedire saranno un test realizzato con la massima cura”.