Se, come suggerisce la Banca d’Italia si reintroducesse l’Ici, i proprietari della prima casa pagherebbero, secondo la stima fatta dalla CGIA di Mestre, 2,8 mld di euro in più all’anno.

Infatti, dall’abolizione dell’imposta avvenuta nel 2008, i Comuni italiani non incassano più direttamente questi soldi dai proprietari di abitazione, ma dallo Stato a titolo di compensazione. Comunque sia, se per i Sindaci fosse una partita di giro e per l’Erario un risparmio di tutto rispetto, per i proprietari della prima abitazione, invece,  sarebbe un “colpo” non indifferente.

Attualmente, sottolineano dalla CGIA, l’Ici sulle seconde e terze case, sugli edifici commerciali/artigianali, sui capannoni industriali, etc., garantisce un gettito pari a 9,47 mld di euro all’anno. Se aggiungiamo i 2,8 mld previsti dall’applicazione dell’imposta sulla prima casa, il gettito complessivo che potrebbe finire nelle casse comunali si attesterebbe complessivamente su i 12,2 mld di euro.

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