Tornano i sorrisini: Barroso e Van Rompuy, presidente della Commissione europea e presidente del Consiglio Ue, prima di rispondere ad un cronista in merito agli 80 euro in più in busta paga promessi da Renzi e all’ipotesi di sforamento del deficit, si sono lanciati uno sguardo d’intesa e hanno abbozzato un sorrisino; niente di paragonabile alla platealità con cui la Merkel e Sarzkoy, nel 2011, si fecero apertamente beffe dell’allora presidente del Consiglio Berlusconi, ma l’episodio ha, inevitabilmente, riportato alla memoria di tutti quella circostanza.
Van Rompuy, dal canto suo, si è subito ricomposto, per poi rispondere: “Non ho ancora parlato con Renzi” mentre Barroso ha fatto presente che “il rispetto degli impegni presi è fondamentale”. Il giorno prima, Barroso e Renzi erano stati protagonisti di un botta e risposta a distanza, con il primo che aveva fatto sapere che l’Italia dovrà rispettare gli impegni, come tutti, mentre il secondo aveva replicato che non siamo uno scolaretto che prende ordini da nessuno. Nel pomeriggio, poi, era stato diffuso un tweet ufficiale chiarificatore (e riparatore), in cui si spiegava che l’incontro era andato molto bene.
Oggi, Renzi ha incassato il sostegno del presidente dell’Europarlamento Martin Schulz, che si è detto convito di come “se non ci sarà crescita in Italia, non ci sarà neppure in Europa e viceversa. Sono d’accordo con Matteo Renzi: abbiamo bisogno di una filosofia e di una strategia della crescita”. Sempre oggi, infine, il presidente ha incontrato Van Rompuy. L’incontro è stato definito “molto positivo”, mentre Van Rompuy avrebbe mostrato “grande attenzione” per il pacchetto di misure da realizzare nei prossimi mesi.