Con le dichiarazioni del 9 marzo 2014 a Che tempo che fa, su Raitre, il premier Matteo Renzi ha deciso di giocarsi la faccia: se, infatti, alle parole non seguiranno i fatti, il contraccolpo mediatico per il suo governo e per la sua immagine sarà enorme. Renzi ha ribadito che, mercoledì, durante il Consiglio dei Ministri, saranno varati dei provvedimenti che taglieranno, complessivamente, dieci miliardi di tasse.
Il presidente del Consiglio ha preferito non entrate nel merito, non specificando se sarà ridotta l’Irap o l’Ires. Quel che è certo, è che sarà ridotta l’imposizione fiscale alle imprese, cercando, al contempo, di immettere nelle buste paghe delle famiglie che guadagnano meno di 1.500 euro al mese, qualche soldo in più, poche decine di euro da destinare all’economia reale, in modo che “quei 100 euro possano essere rimessi in circolo, per andare a mangiare una pizza o comprare un astuccio nuovo”. Rispetto, poi, alla minaccia di sciopero della Cgil, ha fatto sapere che l’esecutivo andrà dritto per la sua strada, ascoltando tutti, ma non badando agli interessi delle associazioni di categoria quanto, piuttosto, a quelli delle famiglie e delle imprese.