Anche la revisione dei mezzi pesanti potrà essere svolta dalle officine esterne, come già avviene per le autovetture. Lo prevede il decreto n. 466, firmato dal Ministro delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini il 15 novembre e pubblicato sulla G.U. del 23/11/2021 (clicca qui per scaricare il decreto)

Anche la revisione dei mezzi con massa superiore a 3,5 tonnellate – se destinati al trasporto di merci non pericolose o non deperibili in regime di temperatura controllata – potrà essere affidata alle officine private autorizzate dalla Provincia competente.

Fino ad oggi, la possibilità di effettuare i controlli presso un’officina esterna autorizzata, in alternativa agli uffici delle Motorizzazioni, riguardava i soli veicoli a motore con capienza massima di 16 persone, compreso il conducente, o con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate.

Il parco dei mezzi pesanti, ovvero veicoli con massa complessiva superiore a 3,5t, è costituito da più di 1,5 milioni di veicoli. A questi devono essere aggiunti circa 414 mila veicoli appartenenti alle categorie “Rimorchi e Semirimorchi”. L’anzianità media del parco è di oltre 14 anni, da questo si evince che i veicoli che circolano, oltre a essere anziani, potrebbero avere una maggiore incidentalità con un tasso di gravità dell’incidente più alto.

Il decreto emanato in questi giorni, disciplina:

a)    il regime di autorizzazione dei centri di controllo privati in relazione alle attività di revisione dei veicoli pesanti;

b)    le dotazioni tecniche minime degli operatori autorizzati all’attività di revisione dei veicoli pesanti;

c)    l’istituzione di un registro generale degli operatori autorizzati alle attività di revisione, a valere su tutte le categorie di veicoli a motore;

d)    il regime di autorizzazione degli ispettori, e i relativi requisiti di competenza, indipendenza e formazione, a valere su tutte le categorie di veicoli a motore;

e)    la composizione e la nomina delle commissioni per l’esame degli ispettori, a valere su tutte le categorie di veicoli a motore.

Toccherà invece a successivi decreti dirigenziali disciplinare altri aspetti “tecnici” da quelli organizzativi, alle tariffe, al regime sanzionatorio ecc.