Si ricorda che la riforma del condominio entrerà in vigore il giorno 18 del mese di giugno, ma è bene prepararsi per tempo. I condòmini possono già procurarsi i dati che gli verranno richiesti dall’amministratore per la costituzione del (nuovo) “registro di anagrafe condominiale“:
– generalità dei proprietari e di eventuali usufruttuari, comodatari o inquilini;
– codice fiscale,
– residenza o domicilio degli stessi;
– dati catastali dell’unità immobiliare;
– dati – quindi, non la documentazione – sulle condizioni di sicurezza dell’unità in questione.
Gli amministratori, dal canto loro, possono già costituire il registro di cui s’è detto, quello di nomina e revoca degli amministratori e quello di contabilità (per l’annotamento, in ordine cronologico, dei vari movimenti di cassa), così come possono subito allegare il regolamento di condominio al registro dei verbali delle assemblee e aprire, ove non si fosse ancora provveduto, un conto corrente bancario o postale intestato al condominio.
In questo modo, l’entrata in vigore della riforma, troverà amministratori e condòmini preparati per i primissimi adempimenti previsti.