Segnali di fiducia dalla Bce. Secondo l’istituto bancario l’uscita dal tunnel della peggiore crisi economica del dopoguerra potrebbe essere a portata di mano. Nel bollettino mensile della Bce, infatti, si legge che l’economia dell’area dell’euro dovrebbe stabilizzarsi e registrare una lenta ripresa già nel corso del 2013. Sarebbe infatti in atto una cauta stabilizzazione dell’attività economica determinata dal miglioramento della fiducia degli operatori economici nei confronti del mercato.

 

Al fine di ravvivare il mercato europeo, la Banca centrale europea ha comunque confermato l’orientamento di politica monetaria accomodante finché sarà necessario, attendendosi tassi di interesse di riferimento su livelli pari o inferiori a quelli attuali per un prolungato periodo di tempo.

 

Non vanificare sforzi su conti e puntare su crescita. Questo il monito che la Bce lancia ai singoli Stati sul fronte dei conti pubblici. I paesi dell’area dell’euro non dovrebbero vanificare gli sforzi già compiuti allo scopo di ridurre i disavanzi pubblici con strategie di bilancio favorevoli alla crescita e con la riduzione al minimo degli effetti distorsivi dell’imposizione fiscale.

 

Sul fronte delle cattive notizie, l’occupazione. Nel Bollettino Bce si legge che le condizioni del mercato del lavoro permangono deboli nel 2013 e nel 2014, la crescita delle esportazioni dell’area dell’euro dovrebbe beneficiare di una progressiva ripresa, mentre quella interna è sostenuta dalla politica monetaria accomodante e dagli aumenti del reddito reale.

 

Inoltre sono state riviste al ribasso le stime sul Pil dell’Eurozona per il 2013 e il 2014. Lo staff dei previsori interpellato dalla Bce si attende per quest’anno una contrazione dello 0,6% contro il -0,4% stimato in precedenza, mentre per il 2014 la previsione di crescita è stata limata da +1% a +0,9%. La disoccupazione nell’Eurozona è invece prevista in rialzo al 12,4% nel corso del 2014. Così lo staff dei previsori interpellato dalla Bce ha rivisto in peggio le proprie stime rispetto al 12,2% atteso in precedenza. Confermata invece al 12,3% la stima sulla disoccupazione per quest’anno.