Tutti i tassisti europei in sciopero contro Uber, l’applicazione che consente a qualunque cittadino di improvvisarsi tassita, e ad altri cittadini di noleggiare auto con conducenti a prezzi più bassi della norma. Dopo le dichiarazioni del ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, secondo il quale nell’utilizzo di Uber si configura l’esercizio abusivo della professione, ora i lavoratori del settore chiedono che le leggi vigenti siano applicate e fatte rispettare.
Si sciopera, dicevamo, un po’ in tutto il Vecchio continente: si segnalano proteste, in particolare, a Londra, a Parigi e a Berlino. Per quanto ci riguarda, gli automobilisti hanno incrociato le braccia a Roma, Verona, Napoli e Milano, città centro della protesta dove, in tutta risposta, gli autisti di Uber hanno abbassato del 20 per cento le proprie tariffe; nel capoluogo lombardo, dove i tassisti hanno rinunciato a manifestare in corteo, si sono verificati alcuni momenti di tensione quando un conducente ritenuto abusivo è stato fermato dai tassisti presenti al centro di raccolta della Stazione centrale, che lo hanno segnalato alla polizia.