La legge di Stabilità continua a scatenare schermaglie all’interno tra i partiti di maggioranza e tra questi e il Governo. Tra le numerose proposte di proposte di modifica, il Governo è intenzionato a sostenere una misura per sostenere l’accesso al credito delle Pmi attraverso la Cassa depositi e prestiti.
Al centro della discussione c’è ancora la questione della possibile estensione a 12.000 euro annui della no tax area. Il vice ministro dell’Economia, Stefano Fassina, che pochi giorni fa aveva gelato le speranze dei proponenti, ha recentemente dimostrato una minima apertura. Secondo Fassina il Governo è disponibile a fare miglioramenti sulla manovra, in particolare sull’Irpef, con l’obiettivo di irrobustire il potere d’acquisto delle famiglie in difficoltà.
Il Pd continua però a pensare che la cosa migliore da fare sia concentrare al massimo le risorse del bonus fiscale a favore delle fasce più deboli. Secondo il segretario, Guglielmo Epifani, intervenire sulla no tax area costa tanto e se i soldi non ci sono, allora è meglio andare ad aiutare chi sta peggio.
Il sottosegretario al Tesoro Pierpaolo Baretta, chiarisce che arrivare a quota 12mila euro non è sostenibile. E’ possibile intervenire per allineare la no tax area dei pensionati a quella dei lavoratori dipendenti, ma un innalzamento così ampio del tetto di esenzione non è praticabile perché costerebbe troppo.
Sul versante del Pdl, il relatore Antonio D’Alì chiarisce invece che sull’estensione della no-tax area a 12mila euro e sulle altre questioni del ddl stabilità non esistono intese chiuse con il Pd, le soluzioni si definiscono con il governo. Tra i punti di contatto tra i due partiti maggiori c’è la volontà di mettere mano in modo concorde al cuneo fiscale sulla tassazione della casa; distanza c’è invece su vendita delle spiagge, rottamazione delle cartelle esattoriali e condoni fiscali.