Secondo la CGIA, se nel decreto che il Governo Letta si appresta ad approvare questa sera fossero confermate le indiscrezioni relative ad un ulteriore aumento degli acconti Ires e Irap dal 101 al 103%, a novembre le aziende dovranno anticipare altri 890 milioni di euro all’erario.
Se a questo importo si aggiungono i 445 milioni di euro di aggravio, derivanti dal precedente aumento degli acconti Ires e Irap dal 100 al 101% disposto dal Governo lo scorso giugno (Decreto legge n° 76/2013), nel 2013 le società di capitali anticiperanno al fisco complessivamente 1,33 miliardi di euro di maggiore acconto.
“E’ vero che gli aumenti degli acconti Ires e Irap altro non sono che una anticipazione e non un incremento di tassazione – dichiara il Segretario della CGIA, Giuseppe Bortolussi – tuttavia, in una fase economica così difficile e caratterizzata da scarsa liquidità, chiedere un ulteriore sforzo alle imprese sarebbe un errore“.
Dalla CGIA sottolineano che quest’anno le società di capitali si troverebbero a versare un maggiore acconto medio oscillante tra i 1.000 e i 1.500 euro per ciascuna impresa.
“Non sono cifre importantissime – conclude Bortolussi – ma sommate all’aumento della pressione fiscale generale e alla contrazione nell’erogazione del credito avvenuto in questo ultimo anno, potrebbero mettere in difficoltà numerose aziende“.
Maggiorazione acconti IRES e IRAP 2013
Provvedimenti |
Aumento acconto di novembre |
Incremento di gettito |
D.l. n°76 del 28-6-2013 |
dal 100% al 101% |
445 (a) |
D.l. del 9 -10-2013 |
dal 101 al 103% |
890 (b) |
MAGGIOR ESBORSO COMPLESSIVO |
1.335 (a+b) |
Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Servizio Bilancio dello Stato
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Mestre, 9 ottobre 2013