Il credit crunch si è ulteriormente acuito a causa delle prospettive sfavorevoli dell’economia e il maggior rischio di credito. A rivelarlo il rapporto sul secondo trimestre del 2013 pubblicato dalla Banca centrale europea (Bce).

 

Nel mese di giugno, secondo i dati diffusi dall’istituto di Francoforte, i prestiti al settore privato hanno registrato una contrazione annuale pari a -1,6%, in peggioramento rispetto a -0,7% di maggio e -0,5% di aprile. Il tasso annuale di crescita di prestiti alle famiglie è risultato nullo, dopo il +0,2% registrato a maggio e il +0,4% di aprile. In particolare resta accentuata la contrazione dei prestiti al consumo, in calo dello 3,6%. Si accentua la contrazione dei prestiti alle imprese che registra a giugno un -3,2% su base annuale, dopo il -3,1% di maggio e il -3% di aprile. In particolare si registra un forte calo del 2,4% dei prestiti con scadenza fino a 12 mesi. Male anche i prestiti con scadenza da 12 mesi a cinque anni che registrano un -6,4%.

 

Notizie positive, invece, sul fronte dei prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, riflettendo le prospettive meno sfavorevoli per il mercato immobiliare. Secondo le valutazioni degli intermediari le politiche di offerta rimarrebbero invariate nel trimestre in corso. Continua la crescita, nonostante si sia assistito a un calo del tasso di crescita dei mutui a +0,8% dopo +1,0% a maggio e +1,2% ad aprile.