Il commissario uscente ha sottolineato come, comunque vadano le cose, la revisione della spesa andrà avanti

 

Ormai è ufficiale. Il commissario straordinario alla spending review, Carlo Cottarelli, conferma ancora una volta la notizia che, fino a poche settimane il Governo si ostinava a smentire, e lascia. Tornerà, dal primo novembre, a ricoprire l’incarico di direttore esecutivo per l’Italia del Fondo monetario internazionale.

 

A margini di un incontro dell’Fmi stesso, ha spiegato che non sa se sarà nominato un nuovo commissario, ma che l’Italia, sul fronte delle riforme, è sulla buona strana. “Il decreto sulle auto blu – ha precisato rispetto alla materia da lui stesso trattata – è stato firmato ed è al controllo della Corte dei Conti, è solo questione di giorni”. Inoltre, ha sottolineato come, comunque vadano le cose, la revisione della spesa andrà avanti: “non è né uno sprint né una maratona ma una corsa a staffetta”.

 

Il premier Matteo Renzi, dal canto suo, si era detto convinto che la spending review possa anche fare a meno di Cottarelli, ascrivendone l’abbandono a motivi personali (ma i ben informati hanno sempre legato la decisione ai dissidi con il premier stesso); resta il fatto che, dopo Piero Giarda, il commissario della Parmalat Enrico Bondi e il Ragioniere generale dello Stato Mario Canzio, Cottarelli era il quarto commissario nominato in meno di tre anni.

 

 

Mestre, 13 ottobre 2014