Scadenze pressanti e problemi che si moltiplicano giorno dopo giorno, questo è lo spesometro 2013. Il 12 novembre occorre liquidare l’IVA mensile e il 21 novembre quella trimestrale con due possibilità di comunicare le operazioni fatturate all’Agenzia delle entrate: la comunicazione analitica ovvero l’indicazione di ogni fattura rilasciata da clienti e fornitori, o quella aggregata per gli importi della transazione collegati al ruolo di clienti e fornitori.
I tempi per il rispetto di queste scadenze sono troppo ristretti considerate la complessità dell’adempimento e la sovrapposizione dei dati relativi ai beni e ai finanziamenti. E’ per questo che gli ordini professionali e le associazioni di categoria hanno chiesto, sia al Ministero dell’Economia sia all’Agenzia delle Entrate, di rinviare la scadenza dello spesometro.
Inoltre, come rilevato dalla Corte dei conti, tale adempimento non appare particolarmente incisivo per contrastare l’evasione fiscale, a differenza dei soppressi elenchi clienti/fornitori. Tale soppressione, infatti, ha certamente indebolito gli strumenti di contrasto dell’evasione fiscale, sia nel settore dell’Iva sia nei connessi settori delle imposte personali e dell’Irap.