L’autunno potrebbe portare un’altra manovra di bilancio. Magari non di grandi dimensioni, ma capace di garantire anche quest’anno all’Italia un disavanzo entro il 3% del prodotto lordo ed escludere il rischio delle sanzioni del nuovo Patto di stabilità Ue. Da quest’anno infatti il “Two Pack” e il “Six Pack” delle nuove regole europee, sono entrambi in vigore.

 

Il “Two pack” prevede che entro metà ottobre l’Italia, come gli altri Paesi, presenti alla Commissione europea, presenti la propria bozza di finanziaria per il 2014. I tecnici di Bruxelles esamineranno il provvedimento ed entro un mese manderanno all’Eurogruppo, che riunisce i ministri finanziari, un giudizio sia sulla qualità che sui saldi del bilancio italiano.

 

In primo luogo si tratterà di vedere se segue le raccomandazioni dell’Eurogruppo, che suggeriscono di non detassare gli immobili bensì il lavoro e le imprese, riducendo la spesa pubblica. Poi verrà la parte legata alle condizioni con cui l’Italia (solo da pochi giorni) è riuscita a uscire dopo anni dalla procedura per deficit eccessivo. Restare sotto il 3% è un vantaggio non solo simbolico: chi rientra in quel limite ha un po’ di spazio in più per investimenti con fondi nazionali e europei.

 

Anche per questo all’Eurogruppo l’Italia si è impegnata con una “clausola di salvaguardia” a intervenire in corso d’anno se il deficit 2013 minaccia di tornare sopra al 3% del Pil. Non è un’ipotesi puramente di scuola. Già in primavera il Tesoro e la Commissione prevedevano un disavanzo italiano sul filo del 3 %. Adesso invece Fmi, Banca d’Italia e la stessa Standard & Poor’s segnalano che, ancora una volta, si è più vicini a una contrazione del 2 %.

 

In realtà sono cifre relativamente piccole: probabilmente uno sfondamento dei limiti di neanche lo 0,5%, molto meno di quanto accade in Spagna, Francia, Olanda o Portogallo. È comunque abbastanza perché la Commissione chieda una correzione in autunno. Non è uno scenario scontato perché il governo, se tutto andasse per il meglio, potrebbe risparmiare qualcosa (non molto) in interessi passivi sul debito.

 

Ma se l’Italia tornasse in deficit eccessivo, in base al “Six pack” la Commissione potrebbe chiedere che il governo versi un deposito infruttifero di circa 3 miliardi a Bruxelles. Sarebbe il ritorno delle multe europee per chi infrange le regole di finanza pubblica.