Oltre settantacinque anni di artigianato a Mestre
LA STORIA DAL 1945 AD OGGI
L’Associazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre CGIA è nata subito dopo la fine della guerra. L’esigenza, in quella fase così difficile, era quella di aggregare quelle imprese che avevano bisogno di un certo tipo di servizi e di tutela sindacale. Va comunque segnalato che una data di nascita certa purtroppo non c’è; l’atto di costituzione, infatti, è stato smarrito. Nel 1977, pertanto, cinque soci, nella sede della Pretura di Mestre, hanno firmato un documento nel quale confermano il 1945 come anno di nascita, grazie alla documentazione del secondo socio della CGIA che si iscrisse il 14 agosto1945.
I primi ad aggregarsi furono Leone Moressa, calzolaio, che fu anche assessore del Comune di Venezia; Arturo Semenzato, che aveva una bottega da fabbro ai Quattro Cantoni a Mestre e il tipografo Vedovato di Marghera. E’ stato proprio Leone Moressa a volere il terreno su cui ora è ubicata la sede di via Torre Belfredo; l’area fu ceduta gratis dal Comune di Venezia, mentre lo stabile venne costruito grazie all’autofinanziamento e alle prestazioni d’opera gratuite eseguite dai soci artigiani.
“Allora, subito dopo la guerra – ricorda un ex Presidente – c’era bisogno di tutto, in particolare di legno, carbone, ferro, perfino di copertoni da bicicletta, perchè tutto era contingentato. Tuttavia, c’era una grande solidarietà. Oggi, purtroppo, non è più così”. Alla fine del 1950 si è cominciato a parlare di credito e di casse mutue. Ed è proprio in quel periodo che nascono le prime cooperative artigiane di garanzia, esperienze che si riveleranno indispensabili per la concessione di prestiti da parte delle banche e, di conseguenza, per la crescita del settore.
E’«SALVAGENTE» DI MARGHERA NEGLI ANNI BUI
Negli anni del boom economico le imprese artigiane mestrine svolsero un ruolo di secondo piano nella crescita del territorio. Tutta l’economia ruotava attorno a Porto Marghera che, fino alla fine degli anni ’70, poteva contare, tra lavoratori diretti e indiretti, fino a 40 mila addetti. Con la crisi dei primi anni ’80 e la progressiva contrazione delle grandi fabbriche legate alle partecipazioni statali, l’artigianato e la piccola impresa della terraferma veneziana assumono un ruolo importante. Assorbono molta forza lavoro espulsa dalle fabbriche e se la crisi del polo industriale non ha provocato la disperazione di massa, come invece è accaduto in altre zone del Paese, lo deve al settore del commercio, dei servizi e dell’artigianato che ne hanno attutito il colpo ”.
ANNI 1990- 2000
L’ ex Presidente dell’Associazione, Ivano Muffato, il cui mandato è durato per quasi 15 anni, ha così commentato il bilancio degli ultimi dieci anni del suo lavoro a Mestre: “La nostra evoluzione – ha spiegato Muffato – credo abbia contribuito a costruire un buon rapporto con la città, consolidando quella credibilità che, forse, in passato non c’era”. All’inizio del XXI secolo, grazie ad uno zoccolo piuttosto solido di soci (gli iscritti erano quasi tremila), l’Associazione è presente su tutto il territorio comunale con le sedi di Marghera, Marcon e Trivignano.
IL NUOVO PRESIDENTE E’ ROBERTO BOTTAN
Nella primavera del 2022, Roberto Bottan è stato confermato per la terza volta alla presidenza della CGIA. Mestrino, 61 anni, in passato già vice Presidente dell’Associazione, da più di 35 anni è titolare di un’autofficina-elettrauto con una decina di addetti ubicata a Marghera. Un’azienda che è diventata leader nel nord Italia nell’allestimento di autoveicoli per disabili. Bottan è stato eletto all’unanimità da una quarantina di artigiani in rappresentanza delle 16 categorie artigiane che compongono l’Associazione. In qualità di vice Presidente vicario, invece, è stato eletto Michele Furlan, mentre Claudio Dozzo ricopre la carica di vice Presidente.
“Essere stato riconfermato alla presidenza della CGIA – dichiara Roberto Bottan – mi responsabilizza non poco, visto che sono stato chiamato a guidare una delle Associazioni territoriali più conosciute d’Italia. Al di là di questo aspetto, avrò il compito di traghettare e far crescere la nuova dirigenza; un gruppo costituito da giovani imprenditori che hanno già dimostrato di essere all’altezza della situazione”. Bottan, nel suo discorso di insediamento, ha ribadito la necessità, a fronte della crisi in atto: “di rafforzare i servizi dell’Associazione a sostegno delle Pmi e delle aziende artigiane. Senza il nostro preziosissimo supporto, infatti, molte attività non sarebbero in grado di regger le sfide del mercato. Va, infine, potenziato l’ufficio studi che è diventato un punto di riferimento nazionale, ormai invidiatoci da tutti. Un esperienza che va rafforzata per migliorare ulteriormente l’azione sindacale a sostegno del mondo artigiano e della piccola impresa”.