L’Agenzia delle Entrate, dopo che la scadenza per i versamenti è già trascorsa, ha emanato la circolare n. 23/E del 15 luglio 2013 riguardante l’applicazione degli studi di settore per il periodo d’imposta 2012.

 

Il provvedimento apre, tra l’altro, alla possibilità di applicazione retroattiva degli studi evoluti per il 2012 (che non tengono conto dei correttivi della crisi), limitatamente all’eventuale pretesa relativa al 2010, dal momento che i dati utilizzati per l’elaborazione sono i medesimi.

 

La Circolare si sofferma su diversi profili, tra cui si evidenziano: l’analisi delle cause di inapplicabilità; l’analisi delle principali novità, ed in particolare l’aggiornamento delle analisi della territorialità, gli indicatori previsti dal d.m. 21 marzo 2013, le novità previste dal d.m. 28 marzo 2013 e l’applicazione dei modelli misti; la revisione congiunturale ed i correttivi specifici per la crisi; l’analisi delle principali novità della modulistica, ed in particolare la struttura delle istruzioni, le istruzioni parte generale, il Quadro A relativo al personale addetto all’attività, i Quadri F – G relativi agli elementi contabili, il Quadro T relativo alla congiuntura economica, il Quadro X relativo ad altre informazioni rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore, il Quadro V relativo ad ulteriori dati specifici, il Quadro Z relativo ai dati complementari.

 

Ex minimi

In particolare per i lavoratori autonomi, gli studi di settore possono essere utilizzati ai fini dell’accertamento anche nel primo anno di cessazione del regime dei minimi, contrariamente a quanto previsto per i soggetti ex minimi esercenti attività d’impresa.

 

 

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