Con l’ennesima tragedia successa oggi all’agente immobiliare di Vicenza,  sottolinea la CGIA di Mestre, sale a 34 il numero di suicidi tra gli imprenditori italiani avvenuti in questo primo scorcio del 2012. Tra questi, ben 12 (pari a poco più del 35% del totale) riguardano i titolari d’azienda del Veneto.

 

Dall’inizio della crisi (gennaio 2009),  le cose nel Veneto hanno assunto i tratti di un vero e proprio bollettino di guerra. La CGIA, in maniera approssimativa e ancora provvisoria, stima in 37 il numero  dei suicidi avvenuti tra i piccoli imprenditori per motivi economici.

 

“Questa escalation – esordisce Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA di Mestre – sembra  non aver fine. Per questo chiediamo al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, di intervenire facendo capire che le istituzioni sono vicine a chi quotidianamente è chiamato, tra mille difficoltà, a fare impresa”.

 

Vista la forte concentrazione di tragedie avvenute proprio nel Veneto, cosa sta succedendo tra i piccoli imprenditori di questa Regione ?

 

“Difficile a dirlo – conclude Bortolussi – tuttavia, c’è un tratto comune che caratterizza queste tragedie: il grande senso di ingiustizia che questi imprenditori stanno subendo. Vuoi per il mancato pagamento da parte dei committenti, siano essi  amministrazioni pubbliche o imprese private, vuoi per la mancanza di liquidità, visto che molti istituti di credito, anche se l’azienda risulta essere  sana e solvente, si vedono chiudere inaspettatamente i rubinetti del credito.”