Tra gennaio e giugno di quest’anno, lo Stato ha incassato quasi 195 miliardi di euro di tributi (194.797 milioni, per l’esattezza), registrando una lievissima variazione (–0,8 per cento, ovvero 1.549 milioni di euro in meno), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E’ quanto emerge dagli ultimi dati del Tesoro che ha comunicato i gettiti e le variazioni tributarie suddividendole per tipologia.
In particolare, quindi, le imposte dirette hanno determinato un gettito complessivo pari a 105.291 milioni di euro, il 4,7 per cento in meno (–5.191 milioni di euro) dello stesso periodo dell’anno precedente; tra le imposte dirette, si osserva una variazione stabile del gettito Irpef, in lieve calo dello 0,2 per cento rispetto al 2013 (–175 milioni di euro). Più significativa, invece, è la variazione del gettito Ires, in calo del 26 per cento (–3.449 milioni di euro) rispetto ai primi sei mesi del 2013. La differenza è ascrivibile, per lo più – specifica il Mef in una nota – ai minori versamenti a saldo 2013 e in acconto 2014 da banche e assicurazioni in seguito alla disposizioni del D.l n. 133 del 30 novembre 2013.
Le imposte indirette, invece, registrano un gettito pari a 89 miliardi e 506 milioni di euro, con un aumento del 4,2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2013, ovvero di 3 miliardi e 642 milioni di euro. Crescono, soprattutto, il gettito Iva (+3,1 per cento, pari a 1.486 milioni di euro in più), l’imposta di bollo (+8,4 per cento, pari a 414 milioni di euro in più).
Segnaliamo, inoltre, che lo Stato, dagli aumenti sulle accise, ha guadagnato l’8,7 per cento in più (925 milioni di euro) dai prodotti energetici, il 23,8 per cento in più (426 milioni di euro) dal gas naturale per combustione e il 20,4 per cento in più (233 milioni di euro) dall’energia elettrica.