Tecnicamente non è un vero e proprio aumento del carico fiscale sui cittadini, ma da quest’anno ciascun italiano si troverà a pagare 236 euro in più di tasse e contributi; nel 2012 il peso delle imposte crescerà di altri 376 euro pro capite. Pertanto, nel biennio 2011-2012, ogni italiano dovrà ipoteticamente versare nelle casse dello Stato 612 euro in più rispetto a quanto ha pagato nel 2010. E’ questo il risultato a cui è giunta la CGIA di Mestre, dopo aver elaborato i dati pubblicati nei giorni scorsi dal Governo nel DEF 2011.
“La crescita del gettito fiscale e contributivo – dichiara Giuseppe Bortolussi – è riconducibile all’effetto di tre fattori:
1) alla leggera ripresa economica in atto
2) all’aumento del gettito proveniente dalla lotta all’evasione fiscale
3) da un possibile incremento della tassazione locale che dovrebbe aumentare, almeno in questo primo biennio, a causa dell’applicazione dei decreti sul federalismo fiscale”.
Quali sono le ragioni statistiche di questo aumento del gettito ? Nel 2011, nonostante la pressione fiscale sia destinata a scendere di uno 0,1% rispetto al 2010 (*), le entrate tributarie e i contributi sociali registreranno un aumento in termini assoluti pari a 17 mld di euro circa. Rapportando il gettito totale (676,8 mld di euro) alla popolazione italiana, il carico fiscale su ciascun cittadino (pari a 11.194 euro) aumenterà, rispetto al 2010, di 236 euro. Nel 2012, invece, la pressione fiscale dovrebbe salire al 42,7% (+ 0,2% rispetto al 2011). A fronte di questo aumento, dovuto in particolar modo alla maggiore crescita delle entrate rispetto al Pil, farà salire le entrate complessive a 701,9 mld di euro (pari a 11.570 euro pro capite). Pertanto, l’aumento pro capite, rispetto al 2011, sarà pari a 376 euro.
(*) Nel 2011, la pressione fiscale – data dal rapporto tra le entrate (tributarie e contributive) e il Pil – è stimata al 42,5%. Nel 2012, sempre secondo i dati del Governo, dovrebbe salire al 42,7%.