E’ uno dei settori che più di tutti gli altri ha risentito della crisi economica scoppiata in questo ultimo anno a causa del Covid. Quelli acquei tra marzo 2020 e febbraio 2021 hanno perso il 98 per cento del fatturato (pari a circa 37 milioni di euro). Tuttavia, poiché la crisi è ancora in corso, se includiamo anche marzo 2021, si arriva a una contrazione degli incassi di oltre 40 milioni di euro. Sempre nello stesso periodo di tempo, quelli su gomma hanno visto ridursi gli incassi dell’86 per cento (pari a quasi 6,9 milioni di euro), ma se consideriamo anche gli effetti patiti lo scorso mese di marzo, i mancati ricavi sono pari a oltre 7,6 milioni di euro.
Stiamo parlando del comparto taxi che nel Comune di Venezia annovera complessivamente 370 titolari di licenza. Tra questi, 250 sono taxi acquei, altri 108 sono taxi su gomma e operano nella terraferma veneziana e altri 12 taxi su gomma stazionano al Lido.
I risultati appena descritti sono emersi da un’indagine campionaria realizzata a livello regionale dall’Ufficio studi della CGIA per conto di Radio Taxi Veneto Società Cooperativa tra il 22 febbraio e il 10 marzo di quest’anno. Nella nostra città hanno risposto al questionario 100 taxisti su gomma e 22 operatori acquei…