Il 1° luglio scade il termine per perfezionare la rivalutazione di terreni e partecipazioni posseduti al 1° gennaio 2013. Entro la stessa data scade anche la seconda rata della rivalutazione operata l’anno scorso per effetto della riapertura dei termini del Decreto sviluppo 2011.

 

La rivalutazione di terreni e partecipazioni è un’iniziativa del legislatore ormai “frequente”, anche se mai entrata a regime. L’esordio è stato nel lontano 2002, e poi negli anni è stata riproposta più volte. A cambiare sono solo i tempi, in particolare le date di possesso dei beni e i termini di scadenza di pagamento dell’imposta sostitutiva e di redazione della perizia di stima dei beni. Quest’anno alla data del 1° luglio si accavallano le scadenze di due rivalutazioni diverse, una prevista dal Decreto sviluppo 2011 e l’altra dalla Finanziaria 2013.

 

La scadenza del 1° luglio

Le due più recenti riaperture dei termini per la rivalutazione sono state effettuate dal Decreto sviluppo 2011, per i terreni e le partecipazioni posseduti alla data del 1° luglio 2011, e dalla finanziaria 2013 per i terreni e le partecipazioni posseduti alla data del 1° gennaio 2013.

Il 1° luglio 2013, per queste due rivalutazioni, scade il termine di versamento dell’imposta sostitutiva, in particolare:

• la prima o unica rata della rivalutazione prevista dalla finanziaria 2013,

• la seconda rata (di tre) della rivalutazione prevista dal Decreto sviluppo 2011.

 

Il versamento in Mod. F24

Per il versamento dell’imposta sostitutiva mediante modello F24 (con modalità telematiche per i titolari di partita Iva, ovvero, modello F24 presso Banche, Agenzie Postali, Agenti della riscossione o con modalità telematiche, per i non titolari di partita Iva), restano validi gli stessi codici tributo già utilizzati in occasione di precedenti rivalutazioni, ossia:

• 8055 per le partecipazioni;

• 8056 per i terreni.

Come anno di riferimento, nel modello F24, deve essere indicato l’anno “2011” se ci si riferisce alla rivalutazione del Decreto sviluppo 2011, o “2013” se ci si riferisce alla rivalutazione della Finanziaria 2013.