Secondo un’ indagine della CGIA di Mestre, un’ impresa su due (precisamente il 49,6%) chiude i battenti entro i  primi 5 anni di vita. Un dato molto preoccupante che segnala la grave difficoltà che stanno vivendo le imprese, soprattutto quelle guidate da neoimprenditori.

“Tasse, burocrazia, ma  soprattutto la mancanza di liquidità – dichiara Giuseppe Bortolussi, segretario della CGIA di Mestre –  sono i principali ostacoli che costringono molti neoimprenditori a gettare la spugna anzitempo.  E’ vero che molte persone, soprattutto giovani, tentano la via  dell’autoimpresa senza avere il know how necessario, tuttavia è un segnale preoccupante anche alla luce delle tragedie che si stanno consumando in questi ultimi mesi”.

Il pensiero va ai 23 suicidi tra i piccoli imprenditori che si sono registrati dall’inizio dell’anno ad oggi, 9 dei quali (pari al 40% del totale) sono avvenuti nel Veneto.

“Il meccanismo si sta spezzando – prosegue Bortolussi – questi suicidi sono un vero grido di allarme lanciato da chi non ce la fa più. Le tasse, la burocrazia, la stretta creditizia e i ritardi nei pagamenti hanno creato un clima ostile che penalizza chi fa impresa. Per molti, il suicidio è visto come un gesto di ribellione contro un sistema sordo ed insensibile che non riesce a cogliere la gravità della situazione”.

La nota della CGIA si chiude sottolineando l’importanza delle piccole micro imprese in chiave occupazionale.  Se, come sottolinea l’Unione Europea, il 58% dei nuovi posti di lavoro è creato dalle imprese con meno di 10 addetti  e se , come risulta dai dati Istat, il 60% dei giovani italiani neoassunti nel 2011 è stato “assorbito” dalle micro imprese con meno di 15 addetti,  è chiaro che il Governo non può non intervenire abbassando il carico fiscale sulle imprese e in generale sul mondo del lavoro, altrimenti sarà difficile far ripartire l’economia di questo Paese.

 

Suicidi tra gli imprenditori avvenuti tra il 1 gennaio 2012 e il 14 aprile 2012

 

NUMERO

Veneto

9

Puglia

3

Toscana

3

Sicilia

3

Lazio

2

Lombardia

1

Abruzzo

1

Liguria

1

TOTALE

23

Fonte: CGIA Mestre

 

 

Imprese non sopravvissute (a 5 anni dalla nascita)
In % su imprese nate

 

 

 

 

 

 

 

 

2004 (*)

2009 (**)

Aumento incidenza imprese non sopravvissute (in punti %)

Piemonte

45,5

49,8

+4,3

Valle d’Aosta

41,5

46,7

+5,2

Lombardia

43,1

48,4

+5,3

Liguria

47,6

50,1

+2,5

Trentino-Alto Adige

38,4

44,1

+5,7

Veneto

40,7

46,2

+5,5

Friuli-Venezia Giulia

41,4

48,1

+6,7

Emilia-Romagna

42,6

48,4

+5,8

Toscana

43,5

47,8

+4,3

Umbria

43,7

46,7

+3,0

Marche

39,8

45,7

+5,9

Lazio

51,1

54,6

+3,5

Abruzzo

45,4

49,8

+4,4

Molise

45,5

44,5

-1,0

Campania

49,8

53,4

+3,6

Puglia

45,1

47,5

+2,4

Basilicata

43,1

45,7

+2,6

Calabria

49,1

50,4

+1,3

Sicilia

48,3

51,9

+3,6

Sardegna

47,5

49,1

+1,6

Italia

45,4

49,6

+4,2

 

 

 

 

(*) Imprese nate nel 1999 e non più esistenti nel 2004.
(**) Imprese nate nel 2004 e non più esistenti nel 2009.

 

 

 

 

Elaborazione Ufficio Studi CGIA di Mestre su dati Istat