Le nuove regole della zona arancione assicurano libertà di movimento all’interno del proprio comune, consentite anche le visite, una volta al giorno, ad amici e parenti, però al massimo in due persone (esclusi dal computo i figli under 14). Sempre in vigore il coprifuoco, dalle 22 alle 5 del giorno successivo.
Vietati gli spostamenti fuori dal proprio Comune (e dalla regione) se non per motivi di necessità, lavoro e salute, oltre che per il rientro ai luoghi di residenza, domicilio o abitazioni. Per i piccoli Comuni sotto i 5mila abitanti, sarà possibile muoversi in un raggio di 30 chilometri ma con il divieto di recarsi nei capoluoghi di provincia.
Riaprono estetisti e parrucchieri: il ritorno in arancione permette di riprendere l’attività ad estetisti e parrucchieri dopo un periodo piuttosto lungo di inattività.
Riaprono gli esercizi commerciali al dettaglio, nel rispetto dei protocolli.
All’interno dei centri commerciali, nelle giornate festive e prefestive, resteranno chiusi i vari negozi ad eccezione di punti vendita di generi alimentari, agricoli e florovivaistici, delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, tabacchi, edicole e librerie.
Bar e ristoranti potranno continuare a lavorare soltanto attraverso la consegna a domicilio (senza limitazioni) e con l’asporto (fino alle 22, con divieto di consumazione sul posto). Discorso leggermente diverso per bar e altri esercizi privi di cucina (ATECO 56.3), per i quali l’asporto è consentito fino alle 18.
Riparte la scuola: dopo settimane di didattica a distanza, ecco che il nuovo decreto e la zona arancione permetterà a tutti gli studenti di tornare sui banchi, seppur con alcune piccole differenziazioni. Infatti per i nidi, scuole dell’infanzia, primaria e medie si tornerà in presenza a tutti gli effetti, mentre per le Superiori, le porte delle aule si apriranno per una percentuale di studenti del 50%.